Con 419 voti favorevoli e 50 contrari la Camera dei Deputati si è espressa a favore della Riforma Scolastica: si attende solo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
Quali sono i cambiamenti previsti nei prossimi anni?
Le principali novità riguardano il reclutamento docenti per la Scuola Secondaria: il concorso verrà istituito ogni qualvolta vi sia la necessità di occupare cattedre vacanti e, oltre a possedere la laurea magistrale (laurea triennale nel caso di ITP) occorrerà conseguire 60 CFU per ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
E per chi possiede già i 24 CFU?
Fino al 31/12/2024 sarà attiva una fase transitoria in cui sarà possibile accedere con i soli 24 CFU purché conseguiti entro e non oltre il 31/10/2022.
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Sempre fino al 31/12/2024 sarà consentito accedere anche con soli 30 CFU (purché 10 CFU di tirocinio) a patto di acquisire i restanti crediti successivamente al superamento del concorso a cattedra.
La fase transitoria lascerà il posto all’entrata a regime del nuovo sistema tra il 2025 e il 2026.
Cambiano anche le modalità delle prove preselettive al concorso docenti: addio ai test a risposta multipla sostituiti da domande a risposta aperta.
Riassumendo, il percorso lineare per diventare docente prevede i seguenti step:
Laurea magistrale (triennale nel caso di ITP)
Percorso abilitazione di 60 CFU con prova finale scritta e lezione simulata
Concorso docenti
Anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva
Docenti con tre anni di servizio
Anche i docenti che nei cinque anni precedenti abbiano svolto tre annualità di servizio (anche non continuative) potranno partecipare al concorso e il percorso successivo dipenderà dal possesso o meno dell’abilitazione all’insegnamento.
Formazione continua
Altra novità importante riguarda l’importanza attribuita alla formazione continua dei docenti: verrà istituita, infatti, una Scuola di Alta Formazione per regolamentare percorsi triennali al termine dei quali, previo superamento, verranno erogati premi in denaro ai docenti più meritevoli. La partecipazione sarà facoltativa e i premi saranno assegnati dal comitato di valutazione delle scuole anche sulla base delle risorse annuali disponibili.
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